top of page
Immagine del redattoreArno Cardini

Cosa succede quando siamo nella Natura?

Aggiornamento: 3 apr 2020

DA DOVE HA ORIGINE L'AZIONE BENEFICA DEL BOSCO SULLA SALUTE? Quali tipi di sostanze naturali e principi attivi assume l'essere umano stando nella Natura? Le specie vegetali sono organismi viventi immobili, cioè non possono fuggire davanti al “nemico” o adattarsi ai mutamenti repentini del clima. In milioni di anni, nel corso dell'evoluzione, le piante hanno perciò acquisito la possibilità di produrre infinite combinazioni di molecole aromatiche, frutti, veleni, per proteggersi da parassiti e malattie o dalla competizione con altre specie; e per attirare insetti o animali che ne permettono la riproduzione. Ecco quindi che tale ricchezza di molecole, aromi, oli essenziali, microbi e molto altro ancora, è da sempre a disposizione del genere umano e della prevenzione e cura della sua salute.  Ma andiamo a vedere nel dettaglio queste sostanze. GUARIGIONE NELLA FORESTA  Come il nostro sistema immunitario comunica con gli alberi attraverso i fitoncidi e terpeni. I fitoncidI Secondo molti ricercatori una delle sostanze più importanti rilasciate dalle piante per proteggersi da insetti, batteri e funghi che contribuisce all'azione benefica sull'essere umano sono i fitoncidi.  Gli alberi della foresta comunicano tra loro tramite sostanze messaggere, che rilasciano principalmente attraverso le foglie, mettendo così in guardia dagli aggressori e attivando la formazione di sostanze difensive. Queste sostanze messaggere influenzano apparentemente anche l'uomo attivando il sistema immunitario (ad esempio, una maggiore formazione di cellule di difesa dell'organismo e di sostanze per la protezione del cuore) e riducendo gli ormoni dello stress. La ricerca scientifica ha dimostrato anche che le passeggiate nei boschi possono svolgere delle importanti funzioni per il ripristino cellulare e per la guarigione dei tumori: le piante infatti producono una sostanza chiamata “phytoncides” (fitoncidi) che le proteggono dagli insetti e da pericolosi rischi di putrefazione. Quando respiriamo queste sostanze anche il nostro corpo ne beneficia e vengono così prodotte delle cellule anticancro con conseguente rialzo delle difese immunitarie. COSA SONO I TERPENI? I terpeni sono composti organici aromatici che vengono naturalmente prodotti da piante e alcuni animali. Sono estremamente volatili ed evaporano molto facilmente, caratteristica che permette loro di disperdere facilmente il profumo che sviluppano. La loro concentrazione è molto più elevata all'interno della foresta, rispetto al margine della stessa ed è particolarmente elevata in condizioni di tempo umido, dopo piogge e nebbia. Devono il loro nome (terpeni e terpenoidi) dalla trementina della resina dell'albero. Le piante non producono terpeni per la piacevolezza del loro odore fine a se stessa, ma per proteggersi o attirare altri organismi come batteri, funghi e insetti. I terpeni si possono trovare in molti tipi di piante, soprattutto conifere e da alcuni insetti; sono i componenti principali delle resine e degli oli essenziali delle piante, miscele di sostanze che conferiscono a ogni fiore o pianta un caratteristico aroma. Sono terpeni il geraniolo, il mentolo, il mircene, la canfora, il limonene, l’isoprenolo, il fitoene e lo squalene.  Che cos’è il mircene? Il mircene è un terpene presente negli oli essenziali provenienti da una moltitudine di piante. Sulla base degli studi moderni, questo terpene è in grado di offrire una vasta gamma di benefici medicinali. La ricerca indica un cambiamento immediato nel corpo umano una volta utilizzato il beta-mircene. Questi benefici includono proprietà antinfiammatorie, sollievo dal dolore e capacità di rafforzare il sistema immunitario. Grazie al suo profilo calmante e alla capacità di offrire una sensazione lenitiva al sistema nervoso del corpo, questo terpene offre una vasta gamma di benefici per il sollievo dal dolore. E' in grado di fornire incredibili cambiamenti alla capacità del corpo di reagire al dolore. Può intorpidire la sensazione e tenerla lontana per lunghi periodi di tempo. Questo può essere essenziale per le condizioni di dolore cronico. Ha un impatto notevole sul sistema immunitario e può agire come un antibiotico naturale utile per il corpo umano. È in grado di alleviare alcuni dei sintomi e assicurarsi che il corpo sia in grado di guarire efficacemente dai sintomi, essendo un noto e robusto agente antibatterico.

ALBERI, PRODUTTORI DI OSSIGENO L'albero è un filtro che ci permette di respirare aria pulita. Attraverso il processo della "fotosintesi" trasforma l'acqua e l'anidride carbonica in ossigeno, utilizzando l'energia proveniente dai raggi solari che colpiscono le foglie. Questo avviene perché sulla superficie delle foglie esiste un pigmento naturale, la clorofilla che attrae la luce solare. La nascita della "fotosintesi" coincide con la nascita della vita sul pianeta "Terra". E' il processo attuato dagli organismi autotrofi per produrre glucosio a partire da acqua e diossido di carbonio (anidride carbonica), utilizzando come fonte di energia la luce solare, assorbita da un particolare pigmento fotosensibile, la clorofilla. La fotosintesi si svolge all'interno dei cloroplasti (è un tipo di organulo presente nelle cellule delle piante e nelle alghe eucariotiche) nei quali si trovano due varietà del pigmento verde clorofilla, la clorofilla a e la clorofilla b, sensibili a due lunghezze d'onda leggermente diverse. Entrambi i tipi di clorofilla sono in grado di assorbire la luce blu e quella rossa, mentre non assorbono la luce verde e quella gialla, che vengono riflesse (è per questo che le cellule contenenti i cloroplasti appaiono di colore verde). Il meccanismo attraverso il quale si compie la fotosintesi può essere scisso in due fasi distinte (fase luminosa e fase oscura), ciascuna costituita da una complessa serie di reazioni catalizzate da enzimi. Queste fasi sono collegate tra loro e avvengono in due punti diversi del cloroplasto. Nella fase luminosa la luce assorbita dalla clorofilla viene utilizzata come fonte di energia per rompere le molecole di acqua e per sintetizzare ATP (adenosina trifosfato e NADPH (nicotinammide adenina dinucleotide fosfato). La clorofilla, alcuni pigmenti accessori e molecole trasportatrici di elettroni sono disposti sulle membrane dei tilacoidi a formare due raggruppamenti, il fotosistema I e il fotosistema II. L'energia luminosa "catturata" dai pigmenti del fotosistema II viene trasferita a una particolare molecola di clorofilla, che costituisce il centro reattivo. La clorofilla-centro reattivo viene "eccitata" e perde un suo elettrone che entra nella catena dei trasportatori di elettroni. Il flusso dell'elettrone lungo la catena fornisce l'energia necessaria per la sintesi di ATP da ADP. Anche il fotosistema I viene raggiunto dall'energia solare e la clorofilla-centro reattivo perde un elettrone; questo va alla catena dei trasportatori di elettroni del fotosistema I, il cui ultimo accettore è una molecola di NADP (nicotinammide-adenin-dinucleotide fosfato). Ciascuna molecola di NADP+ si lega a due elettroni e a uno ione idrogeno (proveniente dalla dissociazione dell'acqua), formando NADPH, un trasportatore ricco di energia. In seguito alla dissociazione dell'acqua, si libera ossigeno. Nella fase oscura, gli enzimi presenti nello stroma utilizzano l'energia chimica contenuta nell'ATP e nel NADPH per ridurre (o fissare) il diossido di carbonio a glucosio. Le reazioni di questa fase, che possono avvenire anche in assenza di luce, costituiscono il ciclo di Calvin, dal nome dello scienziato statunitense M. Calvin (1911). Durante il ciclo di Calvin, una molecola di ribulosio difosfato (RuBP), uno zucchero a 5 atomi di carbonio già presente nel cloroplasto grazie a precedenti reazioni, si lega con una molecola di diossido di carbonio, CO2, formando un composto a 6 atomi di carbonio molto instabile. Quest'ultimo reagisce con una molecola d'acqua, producendo due molecole di acido fosfoglicerico (PGA), un composto a 3 atomi di carbonio cui è legato un gruppo fosfato. Successivamente, il PGA viene trasformato in fosfogliceraldeide (PGAL) nel corso di una reazione che richiede NADPH e ATP provenienti dalla fase luminosa. Alla fine del ciclo i trasportatori ATP e NADPH si sono "esauriti", trasformati rispettivamente in ADP e NADP+, e tornano alle reazioni della fase luminosa per essere nuovamente "caricati". GLI OLI ESSENZIALI Quali effetti hanno sull'uomo? Gli oli essenziali sono assorbiti dagli esseri umani attraverso la mucosa bronchiale, la mucosa gastrointestinale e la pelle, hanno una varietà di effetti sull'organismo, influenzano il subconscio e lo stato mentale.  Hanno effetti diversi a seconda della concentrazione (meccanismi non ancora chiaramente compresi): bassa concentrazione - stoccaggio in membrane cellulari, che influenzano gli enzimi, i canali ionici, i vettori e i recettori; media concentrazione: stabilizzazione della membrana; alte concentrazioni: effetto irritante (a tossico). Hanno vari effetti a seconda degli ingredienti e della composizione: Antibiotico: inibisce la crescita di virus, batteri e funghi; Spasmolitico: allevia i crampi su bronchi, vasi sanguigni, intestino, cistifellea e altri organi. Richiede circolazione sanguigna: secretolitico e secretomotorio su bronchi (stimolazione diretta o riflessa su cellule ubriache, esigente o inibitoria su epitelio ciliato), irritante e riflesso diretto e indolore su pelle e mucose, irritante e riflesso-stimolante diretto sul tratto gastrointestinale. antinfiammatorio: inibisce la sintesi di prostaglandine e il rilascio di istammina Acquaretico: irritante sui reni, che richiede la circolazione del sangue sui tessuti renali Calmante: possibilmente attraverso l'interazione con i neurotrasmettitori (GABA) Stimolazione della circolazione: stimolazione diretta del sistema nervoso centrale AROMATERAPIA Quali sono i benefici? ​Trattamento di disturbi sensoriali e malattie attraverso le fragranze, oltre all'uso da parte dei terapeuti (di solito praticanti alternativi) anche l'auto-trattamento attraverso lampade aromatiche, additivi da bagno, infusioni sauna o tè. Conosciuta o fin dall'antichità: per l'imbalsamazione, la cosmesi, il massaggio, la salute Modo d'azione: L'odore è una trasduzione chemioelettrica (il segnale chimico viene convertito in segnale elettrico). Nella conca nasale superiore ci sono due distretti brunastri con cellule olfattive (mucosa olfattiva). Questi assorbono l'odore, lo conducono attraverso i nervi olfattivi e i bulbi olfattivi, con i nodi olfattivi come un particolare schema olfattivo che, attraverso il solco olfattivo, si insinua nel sistema limbico e da lì nel cervello centrale. Dal cervello si verifica un accoppiamento a scatti, per cui vengono secreti i cosiddetti neurochimici e si innesca una reazione sotto forma di sensazioni. I sentimenti che ne derivano sono percepiti come fumante, stimolante o euforico. Divisione del lavoro: le narici si alternano ogni tre o quattro ore, in modo che solo una delle due narici profuma e respira alla volta, mentre l'altra ha un riposo. I MICROBI Cosa provocano nel corpo umano A differenza dell'aria urbana o rurale, l'aria della foresta contiene una grande diversità microbica. I microrganismi attivano e allenano il sistema immunitario e garantiscono anche un utilizzo più efficace degli alimenti, secondo l'ipotesi "Old Firends". I batteri sono microrganismi unicellulari che non riusciamo a vedere se non al microscopio, ma che condizionano per molti aspetti la vita dell’uomo. Si moltiplicano per semplice divisione cellulare, cioè la cellula batterica si divide autonomamente in due cellule batteriche figlie, e hanno una capacità di replicazione elevatissima che dona loro una plasticità infinita. I batteri non vivono isolati ma tendono a formare colonie, raggruppandosi in comunità chiamate biofilm e comunicando tra loro con un vocabolario chimico. In assenza dei microorganismi la vita sarebbe impossibile. I batteri sono presenti in ogni ambiente, anche negli ambienti più estremi, dove nessuna altra forma di vita potrebbe sopravvivere. Si possono ritrovare nell’aria, nell’acqua, nel suolo, sui fondali oceanici, nei deserti, all’interno delle rocce, nel terreno ghiacciato del permafrost come pure nel nostro corpo. I batteri svolgono un ruolo vitale e naturale ma in determinate concentrazioni e in alcune condizioni diventano dannosi per l’uomo. I batteri sono fondamentali per la sopravvivenza dell’uomo poiché partecipano al metabolismo degli alimenti, forniscono fattori di crescita essenziali, contribuiscono a far funzionare correttamente l’ambiente, proteggono dall’infezione di microorganismi altamente virulenti e stimolano la risposta immunitaria. La maggior parte dei microrganismi vive “in pace” con l’organismo ospite (commensalismo) ed è responsabile di processi virtuosi, basti pensare al loro impiego per la depurazione di acque e suoli da contaminanti chimici. Solo una piccola minoranza della microflora presente in Natura svolge un ruolo negativo. In alcuni casi, in presenza di fattori favorenti, un certo tipo di batteri, del tutto innocui per persone sane che non hanno problemi di compromissione delle difese antibatteriche, tende a colonizzare cronicamente provocando, come nei malati di fibrosi cistica, infezioni respiratorie ricorrenti e croniche. Alcuni di questi batteri possono rimanere a lungo nell’albero respiratorio come semplici commensali, altri innescano un percorso infiammatorio progressivo che logora i polmoni, e tendono a modificarsi assumendo caratteristiche particolari di virulenza e di resistenza a molti antibiotici. Come in ogni ambiente colonizzato, si assiste ad un reciproco adattamento tra batterio e ospite, talora più sfavorevole all’ospite e talora al batterio. Pertanto, non esiste una distinzione netta tra batteri “buoni” e “cattivi”, e in molti casi lo stesso batterio può essere un alleato o un nemico dell’uomo. Basta conoscerlo.

IONI NEGATIVI E POSITIVI Quali effetti hanno sul corpo umano? Ioni negativi Provate a pensare all'ultima volta che siete stati al mare, sul lago, nel bosco o in un parco nella vostra città. Come vi ha fatto sentire l’ambiente intorno a voi? Probabilmente vi siete sentiti pieni di energia, vigili e ringiovaniti. Ciò è accaduto perché, oltre al bel panorama e alle attività rilassanti, c’erano migliaia di elementi “antidepressivi” intorno a voi, chiamati ioni negativi. Anche se non ne siete consapevoli, essi sono responsabili di quell’improvvisa esplosione di energia positiva che avvertite quando passeggiate all’aperto dopo otto ore in un ufficio reso sterile dall’aria condizionata. Un’esposizione adeguata agli ioni negativi ha dimostrato di essere efficace nell’alleviare la depressione, i disturbi dell’umore come il disordine affettivo stagionale (SAD) e persino le allergie a spore, pollini e polvere. Ma i benefici non si fermano qui. Gli ioni negativi possono agire migliorando tutti gli aspetti della vostra salute personale e del vostro benessere, compreso il sonno, il dimagrimento, la concentrazione e le performance atletiche. Gli ioni negativi sono molto presenti in Natura. L’aria che respiriamo è carica di energia elettrica e pertanto ricca di ioni positivi (+) e di ioni negativi (-), il perfetto equilibrio tra di essi garantisce il nostro benessere e si ha quando nell’aria sono presenti circa 1000 – 1500 ioni negativi per centimetro cubo. Per gran parte della nostra vita viviamo in luoghi dove siamo esposti a diverse cariche ambientali dovute a: elettrodomestici, impianti d’aria condizionata, computer, fumo di sigarette e ventilazione insufficiente che causano un grande aumento degli ioni positivi nell’aria e quindi uno squilibrio. Per ristabilire l’equilibrio, l’aria si deve arricchire di ioni negativi. Vediamo di capirne un po’ di più: Cosa sono gli ioni? Gli ioni sono degli atomi che hanno perso o acquisito carica elettrica. Vengono generati in Natura da una scissione di molecole provocata dall’azione dei raggi solari, delle radiazioni, dei venti e delle maree. Quelli che hanno acquisito carica elettrica sono detti ioni negativi, invece quelli che hanno perso tale carica sono detti ioni positivi. Gli ioni negativi sono chiamati anche “ioni buoni” grazie ai loro effetti benefici sull’umore, sull’energia, sulla libido e sul benessere delle persone. I produttori naturali di ioni negativi sono  le cascate e i temporali e i luoghi dove si può trovare una maggiore concentrazione sono il mare, il bosco e la montagna. L’aria così ionizzata aiuta  a migliorare la qualità del sonno, l’appetito e velocizza le fasi di recupero fisico. Inoltre ricaricarsi di ioni negativi può essere utile per alleviare i sintomi della depressione come la stanchezza o il mal di testa. L’aria analizzata in prossimità di cascate, spiagge, montagne o dopo un temporale presenta concentrazioni di centinaia di migliaia di ioni negativi per centimetro cubo. Oltre 5.000 ricerche scientifiche hanno dimostrato che elevate quantità di ioni negativi producono degli effetti benefici sulla persona, e che, al contrario, un eccesso di ioni positivi nell’aria produce effetti negativi sulla salute. Un gruppo di ricercatori russi fu tra i primi a credere nei benefici dei trattamenti con gli ioni negativi per coloro che soffrono di asma, bronchiti e problemi respiratori. I risultati delle ricerche confermano che gli ioni caricati negativamente hanno effetti positivi su tutti gli organismi viventi: le piante, ad esempio, crescono più sane e più velocemente e gli esseri umani sono più attenti e più rilassanti. Ricercatori affermano che gli ioni negativi:

  • agiscono sulla capacità di assimilare e utilizzare l’ossigeno. Gli ioni negativi, nel flusso sanguigno, accelerano il rilascio di ossigeno a cellule e tessuti.

  • accelerano l’ossidazione della serotonina (idrossitriptamina). È dimostrato che effetti benefici si riflettono sull’umore, sulla percezione del dolore e sulla sessualità.

Gli ioni negativi in Natura In Natura, tra le molecole più comuni ci sono quelle di idrogeno, anidride carbonica, ossigeno e acqua. Quando si è di fronte a un evento naturale violento, come il pesante getto di una cascata che si abbatte sulla superficie di un lago, è proprio in quell’esatto momento che la forza dell’impatto provoca l’espulsione di elettroni dalle molecole di acqua e la loro diffusione tutt’intorno nell’aria, dove cercano altre molecole alle quali aggrapparsi. Se consideriamo questo specifico esempio della cascata, avremo gli elettroni che, dopo avere lasciato le molecole di acqua, tenderanno ad agganciarsi a molecole di ossigeno. Come abbiamo già spiegato, quando un atomo o una molecola si trova ad avere più elettroni che protoni (in questo caso, gli elettroni extra dalle molecole di acqua), diviene istantaneamente uno ione negativo. Quindi, poiché la forza della cascata rimuove elettroni da ogni molecola di acqua, si generano migliaia di molecole di ossigeno a carica negativa e l’aria diviene dunque ricca di ioni negativi. Poiché se ne respirano in gran numero, la mente si chiarisce e ci si sente rigenerati quasi immediatamente. Se vi siete trovati vicini a una cascata e avete tratto respiri profondi, sappiate che quella sensazione di iper-lucidità e di consapevolezza che avete provato era dovuta all’abbondanza di ioni negativi “al lavoro”. Questi piccolissimi elementi possono essere misurati in unità per centimetri cubi e una caratteristica ambientazione con cascata può arrivare fino a 5000 ioni negativi per centimetro cubo. Se visiterete le cascate del Niagara, potrete sperimentare la maxi quantità di 100.000 ioni negativi per centimetro cubo. Le persone che subiscono gli effetti negativi degli allergeni presenti nell’aria ottengono un beneficio aggiuntivo, poiché le cariche negative attraggono quelle positive, com’è il caso della polvere, delle muffe e dei pollini. Gli allergeni combinati con gli ioni negativi formano agglomerati che divengono pesanti e cadono al suolo, dove sono calpestati invece di essere inalati. Purtroppo, al ritorno da qualsiasi viaggio in cui si è fatto il pieno di ioni negativi, ad accogliervi ci sarà probabilmente un ambiente di lavoro che ve ne regalerà non più di 50 al centimetro cubo. E se lasciate accesa l’aria condizionata e rimanete bloccati nel traffico durante l’ora di punta, quel numero arriverà a essere quasi zero. Naturalmente le cascate non sono l’unico modo per sperimentare una dose benefica di ioni negativi. Potete andare nel bosco subito dopo un temporale,  in spiaggia e rimanere vicino alla riva, dove le onde si infrangono sulla battigia e sono in costante movimento. E se il tempo non permette di andare al mare, potete sempre provare un generatore di ioni negativi in casa vostra: la doccia. Quando siete sotto la doccia, l’acqua si infrange contro le pareti del box e contro il vostro corpo e voi siete proprio nel mezzo. Dopo soli dieci o quindici minuti sotto l’acqua che scorre, vi sentite già rinfrescati e pronti per affrontare la giornata. Ovviamente l’azione fisica degli ioni negativi e positivi non può essere vista a occhio nudo, ma gli scienziati oggi sono in grado di misurare il loro livello sia con mezzi naturali che artificiali. Eppure, malgrado le modifiche visibili nel comportamento umano dopo esposizione a ioni negativi, da parte della comunità medica convenzionale persiste una grande riluttanza ad accettare l’evidenza. Ma perché mai non dovremmo considerare questa efficace opportunità come trattamento per tutta una serie di problemi? Possiamo auto-somministrarceli da soli, non hanno effetti collaterali e costano immensamente meno rispetto a un set di farmaci per uso quotidiano. Ioni negativi: gli effetti positivi sulla salute Secondo molti studi un'esposizione costante a fonti di ioni negativi permette di alleviare molti disturbi di salute, alcuni dei quali anche gravi. A partire dagli anni Cinquanta, scienziati e medici in tutto il mondo hanno condotto centinaia di studi sui loro effetti positivi, arrivando tutti a una conclusione comune: mentre l’esposizione eccessiva alla ionizzazione positiva può causare numerosi effetti indesiderati, quella agli ioni negativi fornisce energia e senso di benessere, oltre ad avere diversi effetti positivi sulla salute. I disturbi che trovano beneficio grazie alla presenza di ioni negativi nell’aria sono: Asma e allergie Secondo uno studio pubblicato su “PLOS Medicine” gli ioni negativi possono contribuire a eliminare gli allergeni e gli inquinanti dell’aria, dato che molte particelle in sospensione hanno carica positiva o neutra. Indebolimento del sistema immunitario Secondo alcuni studi gli ioni negativi riescono a rinforzare il sistema immunitario e accelerare i processi di guarigione in alcuni decorsi di malattie. I primi studi in questo settore risalgono al 1959, mentre il più recente è dei primi anni 2000: mostrano in che modo i pazienti sottoposti a intervento chirurgico sottoposti a ionizzazione negativa avessero un recupero più veloce di coloro che invece non subivano lo stesso trattamento. La spiegazione fu trovata qualche anno dopo, quando alcuni ricercatori giapponesi scoprirono che l’aria caricata negativamente è in grado di attivare il sistema immunitario, regolarizzare il flusso sanguigno e stabilizzare il sistema nervoso autonomo. Soglia del dolore Soprattutto quando veniamo punti da insetti, come ragni, scorpioni o mante, il dolore può diventare insopportabile. Questo perché questi insetti iniettano una grossa quantità di serotonina nel sangue delle proprie vittime. La serotonina è un neurotrasmettitore che si trova nel nostro tratto gastrointestinale e che serve per fare in modo che l’apparato digerente funzioni a dovere. Inoltre, è importante per la regolazione del tono dell’umore, dell’appetito e del sonno. Ma secondo alcuni studi quando è in eccesso sarebbe responsabile anche di una maggiore sensazione di dolore e gli ioni negativi sono utili per abbassare i livelli di questa sostanza nel sangue: si pensa che riesca ad attivare la sua ossidazione e a convertirla nella sua forma inattiva. Di conseguenza una terapia a base di ioni negativi è in grado di alleviare il dolore. Squilibri del tono dell'umore I primi studi sui benefici degli ioni negativi sui disturbi dell’umore, dalla depressione al disordine affettivo stagionale (SAD) risalgono al 1998, e da allora si sono moltiplicati. I risultati mostrano che una maggiore esposizione sia a ioni negativi che a luce brillante aiuta ad alleviare questi disturbi, favorendo un maggior equilibrio del tono dell’umore. Salute cardiovascolare Già nel 1975 un esperimento condotto su alcuni atleti trattati con ioni negativi aveva messo in evidenza un miglioramento delle loro capacità di adattamento cardiovascolare e respiratorio allo sforzo fisico. I battiti cardiaci, la pressione sanguigna, e la frequenza respiratoria di ogni atleta tornava ai livelli normali molto prima dell’atteso. Nello stesso periodo uno scienziato russo notava i benefici degli ioni negativi sulla vasodilatazione. ADHD Negli ultimi anni si è assistita a una esplosione di casi di ADHD, il disturbo da iperattività e deficit di attenzione. Si tratta di un disturbo che altera la capacità di concentrazione della persona e i sintomi tipici sono: comportamento distruttivo, disattenzione, propensione a distrarsi, ansia, ridotta capacità cognitiva, tendenza a sognare a occhi aperti, dilazione delle attività. Da uno studio del 1984 risultava che i bambini con disturbi dell’apprendimento che furono esposti a ioni negativi avevano un miglioramento della memoria incidentale e dell’attenzione selettiva. Disturbi del sonno L’insonnia e altri disturbi del sonno stanno diventando molto comuni non solo fra gli adulti ma anche fra i bambini. Le ultime ricerche mostrano che fra le cause di insonnia c’è lo squilibrio nella produzione di serotonina. Come detto, gli ioni negativi intervengono nel riequilibrio di questi neurotrasmettitori, andando a migliorare anche il sonno. Perdita di peso Tanti sono i fattori che possono portare a un aumento di peso, non ultimi stress e ansie croniche. Quando si è maggiormente sotto stress, si rischia di ricorrere a cibi consolatori, stuzzichini, snack, che smangiucchiati fuori pasto non fanno che aumentare il peso. Inoltre, una dieta troppo ricca di carboidrati concorre ad aumentare i livelli di serotonina… credo abbiate già capito perché gli ioni negativi fanno bene se si deve perdere peso. Oltre a regolare la serotonina, hanno un effetto calmante sulla mente e, riducendo lo stress e l’ansia, si rischia meno di cercare cibo come una sorta di consolazione. ​Fonti:

Il libro di Bettina Lemke - Piccolo Manuale dello Shinrin Yoku; Il libro di Selene Calloni Williams,Noburu Okuda Do. L'immersione nei boschi. Il rituale giapponese per liberarsi dall'ansia e dallo stress; Il libro di di Clemens G. Arvay Biofilia. Il potere di guarigione degli alberi e delle piante; Il libro di Earl Mindell - I benefici dei ioni negativi sulla nostra salute; www.vultur.it › studi_alberieforeste;



413 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

Comments


bottom of page